IL SENTIERO DELL’AQUILA

sentiero dell'aquila

All’interno del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi è stato di recente riqualificato un interessante anello, Il Sentiero dell’Aquila, lungo il quale svolgiamo numerose escursioni guidate, adatte a tutti.

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Il sentiero dell’aquila nel Parco della gola della Rossa e di Frasassi

Il percorso che ruota attorno al Monte L Croce (mt 782) e al Monte Ginguno (mt 735) è stato così denominato perchè è fortemente legato all’areale delle aquile che nidificano all’interno del Parco (una coppia stabile che solitamente alleva un giovane quasi tutti gli anni).

Il percorso è corredato di tabelle esplicative sulla fauna e sulla flora ed è collegato con quattro piccolissimi borghi (Pierosara, Cerqueto, Vallemania e Rosenga). Raggiunto uno di questi abitati in auto si può quindi iniziare il percorso e tornare confa cilità al punto di partenza.

Si tratta di 5.3 km di agevole sentiero, con un dislivello, sia in un senso di percorrenza che nell’altro di poco più di 300 mt di dislivello in salita.

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Pierosara borgo medioevale sul Sentiero dell’Aquila

Un buon paio di calzature e un po’ di spirito di avventura sono sufficienti per questa breve passeggiata montana che in ogni stagione del’anno regala sorprese e bellezze naturalistiche.

Molto indicato anche in piena estate, graze alla molta ombra ed alla possibilità di fare rifornimento di acqua in ognuno dei quatro borghi che il sentiero lambisce.

Sicuramente consigliata un visita approfondita al borgo medioevale di Pierosara, che suggeriamo come punto di partenza (dal borgo si raggiunge comodamente l’anello con un sentiero di crica 1,3 km).

Pierosara, anticamente Castrum Petrosum, è un abitato di poco più di 100 abitanti, dominato da una meravigliosa torre all’interno di un borgo fortificato di orgine antichissima. Posto a guardia delle due gole, quella di Frasassi e del fiume Sentino, e quella della Rossa e del fioume Esino, di cui il Sentino è affluente, il castello sorge su una posizione di grande importanza strategica.

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La Torre di Pierosara

Per questo motivo Pierosara fu anche un’importante base longobarda.

Il nome attuale (che deriva da una volgarizzazione del toponimo Petrosum) è legato alla leggenda di Piero e Sara.

Si narra che il conte di Rovellone, feudatario del Castello di Rotorscio, conobbe una fanciulla di nome Sara abitante a Castel Petroso. Affascinato dalla bellezza della giovane, s’innamorò di lei, ma decise di rapirla poiché era promessa sposa ad un altro castellano di nome Piero. Una notte, il feudatario s’introdusse all’interno del castello e riuscì nel suo intento.

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Pierosara borgo medioevale sul Sentiero dell’Aquila

Tuttavia gli abitanti del luogo si accorsero subito del misfatto e per evitare il peggio chiusero le porte di accesso e iniziarono una violenta battaglia contro i cavalieri seguaci del conte di Rovellone. Durante la rissa, il conte, vistosi alla resa, uccise la bella Sara che teneva fra le braccia. Sopraggiunto Piero piombò addosso all’uccisore, il quale, brandendo una scure, colpì anche lo sfortunato giovane che cadde morente vicino alla sua giovane amata e con un ultimo abbraccio le spirò accanto.

Per ricordare questo triste avvenimento, Castel Petroso, da quel giorno, assunse il nome di Pierosara.

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Marco Oggioni

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