14 anni del fenomeno mountain bike nel nostro comprensorio
Era l’anno 1985 quando per la prima volta compare a Fabriano la “Mountaine bike” o bici da montagna, allora chiamata “Rampichino”. L’idea e il mezzo meccanico nascono negli USA negli anni ’70 e precisamente nella contea di Marin in California.
Il primo acquirente fabrianese fu il dott. Castellani che acquistò presso l’attuale Bici Sport, un prototipo della Adriatica Cicli di Pesaro,ma non ne fu particolarmente entusiasta, probabilmente fu per lui, appassionato della bicicletta da strada, solo una curiosità, tanto che lasciò la bici in deposito presso il venditore. Il titolare, Fabio Balducci, essendo a conoscenza della mia passione per la montagna, pensò bene di farmela provare per averne poi un parere. Provata la bici, evidenziai alcuni aspetti tecnici per migliorarne l’efficacia e la comodità di utilizzo dei manettini del cambio;inoltre gli feci presente del notevole potenziale di successo che tale mezzo poteva avere nel nostro comprensorio, in quanto, con esso, si conciliava in maniera perfetta la filosofia dello sport ciclistico legato all’ambiente e quindi alla frequentazione della montagna, non più limitata ai soli pedestri, ma allargabile a tutto il mondo del ciclismo tradizionale.
I pionieri del boom della bici da montagna furono ovviamente i frequentatori della montagna stessa, quasi tutti soci della locale sezione del Cai che, mettendo a frutto la loro conoscenza del territorio montano, contribuirono in maniera determinante alla divulgazione della mountain bike e non solo.
Dal giugno all’ottobre del 1987, costoro diedero vita a quella che fu definita, nell’ambito dei soci CAI, la “ Corsa alla vetta” con la mountain bike; il 1987, fu l’anno della conquista in prima assoluta, di tutte le cime più significative dell’Appennino fabrianese e umbro-marchigiano.
I protagonisti di questa insolita corsa furono: Mauro Chiorri, Paolo Lippera (classe 1945), Gianni Mezzopera, Sergio Renzi e l’aggregato Franco Balducci.
Lo spirito d’avventura, la rivalità, le alleanze e qualche colpo basso, vedi alcune solitarie, portarono alla conquista delle seguenti cime:
13/6/1987 | Monte Puro | Mauro Chiorri |
11/7/1987 | Monte Fano | Sergio Renzi |
13/7/1987 | Monte Serrasanta | Lippera – Renzi |
16/7/1987 | Monte Strega | Lippera-Mezzopera |
19/7/1987 | Monte Catria | Lippera – Renzi |
20/7/1987 | Monte Valmontagnana | Lippera – Renzi |
22/7/1987 | Monte San Vicino | Lippera – Balducci |
28/7/1987 | Monte Cucco | Lippera – Balducci |
15/8/1987 | Monte Alto | Fabio Balducci |
23/8/1987 | Monte Gioco del Pallone | Lippera – Renzi |
30/8/1987 | Monte Nero e Penna | Sergio Renzi |
31/8/1987 | Monte Linatro | Paolo Lippera |
15/9/1987 | Monte Rogedano, Sorg.Giano | Lippera – Renzi |
19/9/1987 | Monte Murano | Chiorri – Mezzoperai |
20/9/1987 | Monte 3 Pizzi | Lippera-Renzi-Balducci |
21/9/1987 | Monte Pennino | Sergio Renzi |
22/9/1987 | Monte Nebbiano | Paolo Lippera |
25/9/1987 | Monte Vernale | Lippera – Balducci |
10/10/1987 | Monte Motette | Lippera – Chiorri |
15/10/1987 | Monte della Croce | Paolo Lippera |
Di conseguenza nasceva l’opuscolo “ Mountain Bike Escursionismo “, di Paolo Lippera, con la descrizione dei percorsi delle cime conquistate, incrementando così la conoscenza e quindi la diffusione della bici da montagna, tanto che successivamente iniziarono i primi raduni e le prime pedalate ecologiche.
Nel 1989 è il G.C.Avis Fabriano ad organizzare la prima importante manifestazione sportiva per la M:T:B,con “l’Autunno Fabrianese,” una pedalata di circa 70 km che ebbe molto successo; in seguito diventerà l’”Adventure Extreme “, la famosa 100 km dei f.lli Farinelli.
Il 1990 vede realizzarsi il primo raid extra-europeo con la traversata del deserto sahariano algerino da parte di Paolo Lippera e Fabio Balducci, primo segno di maturità del fenomeno mountain bike nel nostro comprensorio.
Nel 1991 esce la prima e fino ad oggi unica guida descrittiva degli itinerari del nostro comprensorio montano e precisamente , “ Bike trekking nell’anello di Giano”, di Paolo Lippera, per le edizioni Aniballi grafiche Ancona,tuttora in vendita presso Lotti.
I primi gruppi ciclistici M:T:B: iniziano a costituirsi a partire dal 1993 col G.C.Cartiere Miliani, l’A.S. Attiggio, la DBR First love di Matelica, la Free Weel di Fabriano e il recentissimo G.MTB Fabriano.
Nel contempo aumentano i rivenditori come Zepponi in piazza Bassa, Bruni Bike al borgo, First Love ed Emporio 2000 a Matelica.
Lo scrivente, nel 1993, dopo aver costituito il G.C. Catiere Miliani, dà il via alla “ Fabriano Colli”, un percorso ad anello di circa 60 km sulle colline che circondano Fabriano, che ottiene un grande successo, nel 2000 arriverà alla 7° edizione. Sulle ali del successo della “Fabriano Colli”, a livello interregionale, nasce nel 1995 il Trofeo alta valle dell’Esino, prendendo lo spunto dal detto l’unione fa la forza, ma anche capacità e qualità, il G.C. Cartiere Miliani si costituisce in “Comitato del Trofeo” con i gruppi ciclistici: A.C. Petruio, Dopolavoro ferroviario e Polisportiva Marischio, A.S. Attiggio e successivamente Free Weel Fabriano di Bruni Bike, realizzando una delle manifestazioni sportive per la MTB tra le più importanti d’Italia e capostipite assoluta dell’Italia centrale, saranno in molti in seguito ad imitarci.
La manifestazione ormai da tre anni è stata fatta propria dalla F.C.I. per il Campionato Regionale Marche di MTB ed è giunta alla alla sua 5° edizione, tuttora in corso e si concluderà il 18 luglio 1999 a Poggio San Romualdo: Oggi il trofeo ha allargato i suoi orizzonti diventando il Tavep Trofeo alte valli dell’Esino, del Potenza e del San Vicino, con la partecipazione di Pioraco e Cingoli, a dimostrazione della validità dell’idea originaria, con l’enorme interesse e successo conseguito, di partecipazione di atleti, enti pubblici e privati e sponsor.
Se in questa fattispecie di cronista della MTB locale , dimentico qualcuno o qualcosa me ne scuso; al momento è quello che la mia memoria ricorda, il fatto primario e importante resta comunque che la bici da montagna è entrata a far parte della vita quotidiana della popolazione e la filosofia di questo mezzo così popolare è un buon segno d’amore per lo sport e per l’ecologia del nostro ambiente naturale, una garanzia per il futuro della nostra collettività.
Paolo Lippera ( classe 1945 )
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